FASI: Funding Aid Strategies Investments

Emergenza casa: l'ANCI propone una Strategia nazionale per l’abitare accessibile

 

Casa - Photo credit: Foto di Silviu on the street da PixabayIntervenendo agli Stati Generali dell'Abitare, il vicepresidente ANCI con delega al Personale, Ignazio Messina, ha presentato le proposte dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani per affrontare l'emergenza casa, a partire da un Fondo nazionale per l'abitare accessibile.

Crisi degli alloggi, prime anticipazioni sul Piano UE per le politiche abitative

Un tema, quello della crisi degli alloggi, ormai al centro anche dell'agenda europea: la Commissione Europea è infatti al lavoro su un piano per l'edilizia abitativa, mentre presso il Parlamento Europeo è stata istituita una commissione speciale sulla crisi abitativa (HOUS), che proprio negli stessi giorni degli Stati generali dell'Abitare si è recata in delegazione a Milano e a Palermo per esaminare lo stato del parco abitativo e valutare l’impatto della crisi sulle comunità locali.

ANCI, serve un Fondo nazionale per l'abitare accessibile

Mancato adeguamento dei salari al costo della vita, incremento dei prezzi delle case, riduzione delle licenze edilizie, invecchiamento delle abitazioni disponibili, diffusione massiccia degli affitti brevi, overtourism. Sono alcuni dei fattori che in tutta Europa stanno determinando una vera e propria crisi degli alloggi che impedisce l'accesso a un bene primario.

In Italia la crisi pesa su “milioni di cittadini che oggi vivono ancora circondati da barriere fisiche e sociali. Persone con disabilità, anziani, famiglie fragili, che spesso si trovano in abitazioni non adeguate ai loro bisogni fondamentali”, ha spiegato il vicepresidente ANCI con delega al Personale, Ignazio Messina, intervenendo agli Stati Generali dell’Abitare “Ripensare la casa, costruire il futuro”, il 18 settembre. “Il tema dell’abitare accessibile va messo al centro del dibattito politico”, ha aggiunto Messina, anticipando alcune delle proposte che l'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani intende portare all’attenzione del Governo e del Parlamento. L'obiettivo è costruire una Strategia nazionale per l’abitare accessibile, per mettere in campo una serie di strumenti.

Anzitutto, l'ANCI propone l'istituzione di un Fondo nazionale per l’abitare accessibile, dotato di risorse stabili da destinare alla riqualificazione e all’adeguamento del patrimonio edilizio, in particolare quello pubblico, per incrementare l'offerta di alloggi.

In secondo luogo, per l'Associazione sono necessari incentivi fiscali strutturali per l’eliminazione delle barriere architettoniche, per assicurare la disponibilità stabile di agevolazioni per questo tipo di investimenti, anche vincolando una quota di risorse a favore delle famiglie con persone disabili o anziani non autosufficienti.

Per le nuove costruzioni, invece, sia pubbliche private, vanno previsti degli standard minimi obbligatori di accessibilità, in modo da garantire che i nuovi edifici siano inclusivi già dalla progettazione. Questi immobili andranno poi calati in contesti a loro volta inclusivi, attraverso “piani urbani dell’accessibilità, che integrino casa, trasporti e servizi”.

Tinagli (PE), il Piano UE per gli alloggi coniughi finanziamenti e semplificazioni

A livello nazionale un primo banco di prova della volontà del Governo di affrontare la crisi abitativa sarà la legge di bilancio 2026, che dovrà trovare la quadra sul rinnovo e il restyling dei bonus casa, chiesti a gran voce dal comparto dell'edilizia, ma essenziali anche per aumentare l'offerta di alloggi, attraverso la riqualificazione degli edifici esistenti.

A livello europeo, la Commissione von der Leyen bis ha già inserito l'emergenza casa nella sua agenda politica e avviato una serie di iniziative concrete, tra cui l'inserimento della priorità relativa agli alloggi accessibili nel pacchetto per la revisione di medio termine della Politica di Coesione 2021-2027, la piattaforma di investimento paneuropea lanciata con la BEI per facilitare l'accesso ai finanziamenti per chi investe in alloggi accessibili, la consultazione su una revisione mirata della disciplina sui SIEG per incentivare gli investimenti in alloggi a prezzi accessibili.

In parallelo, la Commissione ha previsto un Consiglio consultivo per l'edilizia abitativa, le cui raccomandazioni contribuiranno al Piano per l'edilizia abitativa a prezzi accessibili che pochi giorni fa, nel suo discorso sullo Stato dell'Unione, Von der Leyen ha confermato di voler presentare entro la fine dell'anno. Il Piano dovrebbe includere anche semplificazioni per facilitare la costruzione di nuovi alloggi accessibili e in cantiere ci sarebbe anche una proposta di legge sugli affitti a breve termine. Tema fondamentale resta l'accesso a fondi dedicati, come sottolineato anche dal Comitato delle Regioni (CdR) in un recente parere, che chiede di prevedere finanziamenti europei ad hoc e di dirottare sull'emergenza casa i fondi non utilizzati del PNRR.

Al Parlamento Europeo, invece, sul tema è al lavoro la commissione speciale sulla crisi abitativa (HOUS) guidata dall'italiana Irene Tinagli (S&D), che dal 16 al 18 settembre ha guidato la delegazione in visita in Italia. Dagli incontri con rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, del terzo settore, del mondo cooperativo, del privato e dell’Università, a Milano e a Palermo, la delegazione ha ricavato “un quadro molto significativo che porteremo a Bruxelles come contributo al rapporto che sarà inviato alla Commissione Europea, incaricata di presentare il piano comunitario per una casa accessibile”, ha detto Tinagli. Per la presidente della commissione HOUS dovrà trattarsi di “un piano più completo possibile, che sia rafforzato da risorse e da elementi regolatori per affrontare le questioni collegate all’emergenza abitativa, dai problemi degli studenti a quello degli affitti turistici”.

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