Bruxelles presenta la Roadmap per la trasformazione dell'industria della Difesa
Con l'obiettivo di aumentare la prontezza e la resilienza della difesa europea, la Commissione ha presentato una tabella di marcia per la trasformazione dell'industria del settore, insieme a un pacchetto sulla mobilità militare che include sia un nuovo regolamento sia una comunicazione congiunta.
Programma di lavoro Commissione UE 2026: le nuove priorità su Difesa e Sicurezza
Presentati il 19 novembre dall'Esecutivo europeo, la EU Defence Industry Transformation Roadmap e il Military Mobility Package rappresentano due pilastri previsti sia dal Libro Bianco per la Difesa che dalla tabella di marcia per la Prontezza alla Difesa 2030.
Come ha spiegato Andrius Kubilius, Commissario europeo per la difesa e lo spazio, "la tabella di marcia per la trasformazione dell'industria della difesa accelera la transizione dell'Europa verso un ecosistema della difesa più moderno, dinamico e innovativo", mentre "il regolamento sulla mobilità militare del pacchetto propone modi per ridurre sostanzialmente gli oneri burocratici e i tempi per il movimento delle truppe militari e offre nuove soluzioni per l'accessibilità su vasta scala dei mezzi di mobilità a duplice uso quando sarà necessario".
Cosa prevede la EU Defence Industry Transformation Roadmap
La EU Defence Industry Transformation Roadmap: Unleashing Disruptive Innovation for Defence Readiness è concepita per sostenere la modernizzazione rapida e la capacità produttiva dell'industria della difesa europea, concentrandosi sull'innovazione dirompente e mirando a unire il mondo delle deep tech con quello della difesa per accelerare l'impiego di tecnologie avanzate sul campo di battaglia.
L'esperienza della guerra in Ucraina ha dimostrato come l'agilità, l'innovazione dual-use (civile-militare) e l'adattamento rapido di sistemi software-defined siano diventati elementi centrali della guerra moderna. Per questo, la Roadmap si concentra su tre obiettivi chiave:
- connettere meglio la difesa e il deep-tech per accelerare lo sviluppo di soluzioni e l'emergere di nuovi attori (New Defence);
- accelerare l'integrazione delle tecnologie avanzate - come l'AI, i sistemi quantistici e i droni - nelle capacità militari degli Stati membri per conseguire la prontezza di difesa UE;
- migliorare la capacità produttiva europea attraverso soluzioni di produzione avanzate e dirompenti per fornire capacità in modo rapido ed economico.
Per realizzare questa rivoluzione del comparto, la tabella di marcia si articola in quattro aree d'azione principali.
La prima azione è focalizzata sul sostenere l'intero percorso di investimento per le aziende di difesa innovative, contrastando la persistente carenza di capitale di crescita. A tal proposito, la Commissione UE, in collaborazione con la BEI e il FEI, sosterrà il lancio di un Fondo di Fondi, fino a 1 miliardo di euro, volto a fornire capitale di crescita a PMI e scale-up innovative legate alla difesa e a consolidare le catene di approvvigionamento del settore, con il supporto di fondi privati (capitale di rischio, private equity, credito privato, infrastrutture), entro il primo trimestre 2026.
La seconda azione invece mira ad accelerare il tempo di immissione sul mercato (time-to-market) dei prodotti e delle tecnologie di difesa. Per far ciò, Bruxelles propone il lancio di uno strumento pilota per l'innovazione rapida e agile (denominato "AGILE") nel primo trimestre del prossimo anno. Parallelamente, verrà facilitato l'accesso dei nuovi attori della difesa alle infrastrutture europee, incluse le strutture del Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione, le AI Factories/Gigafactories, le linee pilota per i chip, e le infrastrutture quantum e di testing operative degli Stati membri, per permettere una rapida validazione e sviluppo transfrontaliero delle tecnologie. Inoltre, la Commissione supporterà una capacità produttiva reattiva e flessibile proponendo iniziative Manufacturing-as-a-Service e Security-as-a-Service, che ridurranno la necessità di investimenti iniziali per le aziende (in particolare le PMI) e ne accelereranno l'espansione produttiva. Verranno anche rafforzati i concetti del cosiddetto "28° regime" e proposte misure di mutuo riconoscimento per allineare la certificazione e la validazione delle tecnologie di difesa in tutta l'UE, sviluppando orientamenti politici per quadri normativi coerenti.
C'è poi la terza azione, volta a potenziare l'accesso ai contratti per le PMI e le startup, promuovendo una trasformazione degli appalti pubblici in un atto strategico di investimento nella capacità industriale e nella resilienza. Per raggiungere questo obiettivo, la Commissione lancerà le EUDIS Tech Alliances, una rete che collegherà startup e utenti finali (forze armate) in aree di capacità prioritarie, il cui lancio pilota è previsto entro la fine del 2025. Verrà inoltre creato un marketplace per le tecnologie e i prodotti di difesa sostenuti dall'UE entro il quarto trimestre del 2026, facilitando gli appalti rapidi per i progetti sostenuti dal FED (Fondo europeo per la Difesa) e consentendo agli Stati membri di acquistare direttamente da tali aziende. La Commissione sfrutterà anche il suo ruolo di potenziale cliente per le aziende dual-use, inizialmente nel settore spaziale, per stimolare la domanda di mercato. Infine, per sostenere questa trasformazione, incoraggerà gli Stati membri ad allocare almeno il 10% dei budget di appalto per armamenti a tecnologie emergenti e dirompenti e supporterà la revisione della Direttiva 2009/81/CE sugli appalti in materia di difesa e sicurezza sensibile, proponendo misure che agevolino procedure più veloci, snelle e trasparenti, soprattutto per le PMI innovative.
Infine, la quarta azione si concentra sul generare le competenze e i talenti necessari per sostenere il vantaggio tecnologico europeo, affrontando le carenze di manodopera specializzata in settori come l'AI e il quantum computing. Per far ciò, la Commissione istituirà, nel quadro dell'Unione delle Competenze, uno Skills Guarantee pilot (a partire dalla fine del 2025) per aiutare i lavoratori a rischio di disoccupazione o in transizione professionale, in particolare quelli provenienti dal settore automobilistico e dalle relative catene di approvvigionamento, a trovare impiego nei settori strategici in crescita come la difesa. Verrà inoltre creata una EU Defence Industry Talent Platform specifica per il settore entro la fine del 2026, volta a supportare tirocini in PMI, mid-cap, startup e scale-up dual-use e di difesa tramite voucher, aumentando così la visibilità delle opportunità di lavoro per i giovani professionisti e migliorando l'accesso trans-europeo ai talenti per le imprese del settore. La Commissione intende sfruttare anche le accademie online UE esistenti (come la EUSPA Space Academy) per coltivare le competenze specifiche della difesa e, basandosi su questa esperienza, valuterà la possibilità di istituire una EU Defence Industry Skills Academy autonoma a partire dal 2028.
Guardando ai prossimi passi, la Commissione europea ha spiegato in una nota che "avvierà immediatamente l'attuazione delle azioni proposte dalla tabella di marcia per avviare la trasformazione e l'espansione dell'ecosistema industriale europeo della difesa".
Defence Industry Transformation Roadmap | Factsheet on Defence Industry Transformation Roadmap
Il Military Mobility Package per una "Schengen militare"
Creando uno spazio di mobilità militare a livello dell'UE entro il 2027, il Military Mobility Package avvicina l'UE a uno "Schengen militare", rendendo più rapido, sicuro e coordinato il trasferimento di truppe e attrezzature militari in Europa.
Per raggiungere questo obiettivo, il pacchetto si impegna a rimuovere le barriere normative, introducendo le prime norme armonizzate a livello UE per i movimenti transfrontalieri militari, stabilendo che le richieste debbano essere elaborate entro un massimo di tre giorni e semplificando le formalità doganali.
Inoltre, crea un quadro di emergenza con l'istituzione dell'European Military Mobility Enhanced Response System (EMERS), che garantisce procedure accelerate e accesso prioritario alle infrastrutture per le forze armate che operano in contesti UE o NATO.
La resilienza è un altro pilastro, che si concretizza nell'aggiornamento dei corridoi chiave di mobilità alle norme standard sul dual-use e nella protezione delle infrastrutture strategiche, con investimenti che potenziano la sicurezza informatica ed energetica.
Il pacchetto prevede anche la messa in comune delle capacità attraverso un Solidarity Pool e la possibilità di sviluppare un Military Mobility Digital Information System per migliorare la preparazione e la disponibilità delle risorse.
Infine, si rafforzano governance e coordinamento con la creazione di un Military Mobility Transport Group e il potenziamento del Comitato TEN-T, che saranno supportati da coordinatori nazionali designati per il trasporto militare transfrontaliero in ogni Stato Membro.
Quanto all'iter di approvazione, la Commissione presenterà il nuovo Regolamento sulla mobilità militare al Consiglio e al Parlamento europeo per l'adozione secondo la procedura legislativa ordinaria.
Military mobility package | Regulation on military mobility |Joint Communication | Factsheet military mobility
o