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Appalti: ecco i nuovi portali e servizi per imprese e PA

Photocredit: Free-Photos da Pixabay Stanno per diventare operativi due nuovi sistemi che semplificheranno la vita delle imprese e della PA in materia di appalti, facilitando per le aziende la ricerca delle gare aperte e per le amministrazioni pubbliche l’esecuzione di tutto il ciclo di vita degli appalti innovativi.

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Prosegue l’opera di razionalizzazione degli strumenti informatici in materia di appalti, capaci di rendere più agevole le fasi di scouting, definizione e gestione delle gare, nonché la messa a sistema di servizi e competenze in materia di appalti innovativi, per aumentare l’impiego anche a livello regionale e locale.

Il Portale unico nazionale per gare e programmazione

La prima novità riguarda l’attivazione di una nuova piattaforma “a rete” che permetterà alle aziende di visionare in un unico portale tutte le gare per lavori, beni e servizi disponibili a livello nazionale, regionale e locale.

Si tratta, in particolare, del Sistema a rete MIT (SCP) - Regioni e Province autonome, realizzato dal Ministero dei Trasporti (MIT) in collaborazione con gli Osservatori regionali e provinciali dei contratti pubblici e Itaca. La nuova piattaforma “a rete” SPC, infatti, metterà in collegamento l’attuale piattaforma informatica del Servizio Contratti Pubblici (SCP), operativa dal 2018, con i sistemi informatizzati regionali.

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D’ora in avanti, quindi, grazie al nuovo Sistema a rete SPC sarà più semplice non solo avere contezza di tutte le opportunità esistenti, ma anche:

  • Avere facilmente accesso alla programmazione di lavori, beni e servizi di tutte le amministrazioni, aumentando la trasparenza in materia di gare. Grazie al Sistema a rete SPC sarà infatti data adeguata pubblicità ai programmi biennali di acquisti di beni e servizi e ai programmi triennali dei lavori pubblici, nonché ai relativi aggiornamenti annuali;
  • Ottemperare in maniera più semplice, da parte delle amministrazioni, agli obblighi informativi previsti dal Codice dei contratti pubblici in materia di gare;
  • Valutare l’impatto delle politiche pubbliche sul fronte del procurement, rendendo più efficaci gli strumenti di analisi. Sul portale “a rete”, infatti, sarà pubblicato anche l’elenco anagrafe delle opere incompiute.

La Piattaforma “a rete” SCP entrerà in funzione il 1 luglio 2019. Da quella data, infatti, sarà tecnicamente possibile avviare, in modo progressivo, le attività di cooperazione applicativa con i singoli sistemi informativi regionali.

Pertanto dal 1 luglio le stazioni appaltanti di ambito locale, con sede nelle Regioni/Province, a seconda del livello di maturità raggiunta in materia di pubblicità delle gare, avranno due possibilità:

  • Le stazioni che non hanno ancora un loro sistema informativo, potranno usare (o continuare a usare) la Piattaforma SCP;
  • Le stazioni che hanno già attivo un proprio sistema informativo, continueranno a pubblicare sul proprio sistema le gare e i programmi dei lavori.

Il Sistema “a rete” SPC, infatti, non acquisirà il testo integrale dei documenti delle gare - che continuerà ad essere pubblicato sui singoli sistemi regionali o sul sistema nazionale SPC - ma solo l’indirizzo URL del testo, permettendo la sua visualizzazione o download dal Portale “a rete” SPC.  

Alla luce di ciò, ogni volta che sarà conclusa l’attivazione della cooperazione applicativa tra un singolo sistema regionale e il Sistema “a rete” SPC, il corrispettivo Osservatorio Regionale emanerà un comunicato informativo.

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Il centro di competenza degli appalti innovativi

La seconda novità in arrivo per lo scouting e la gestione degli appalti è il Centro di competenza territoriale ad hoc sugli appalti innovativi.

Il Centro è realizzato dall’Agenzia per l'Italia Digitale (AGID) e riguarda esclusivamente questa tipologia di appalti. 

Il suo obiettivo è quello di supportare le pubbliche amministrazioni in tutto il ciclo di esecuzione degli appalti innovativi, con la finalità ultima di promuovere un sempre più largo impiego da parte delle PA.

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In tale contesto il Centro, avvalendosi anche del portale nazionale degli appalti innovativi, già esistente, erogherà alle pubbliche amministrazioni interessate, una serie di servizi:

  • Supporto nella strategia e programmazione per gli appalti di innovazione, definendo caratteristiche e piano operativo delle gare ed effettuando un’analisi preventiva del fabbisogno d’innovazione;
  • Messa a disposizione del portale nazionale degli appalti innovativi per offrire  alle PA servizi di innovation procurement brokerage. Grazie al portale, infatti, le amministrazioni potranno dare visibilità ai propri fabbisogni di innovazione, favorendo la condivisione con le altre amministrazioni e l’ingaggio ampio delle università, dei centri di ricerca e dell’industria;
  • Erogazione di servizi di committenza ausiliaria per l’esecuzione degli appalti, svolgendo il ruolo di stazione di committenza per conto delle PA che ne facciano richiesta;
  • Formazione in materia di appalti innovativi, supportando i programmi formativi e di capacity building delle amministrazioni sul tema.

Grazie a un diffuso impiego degli appalti innovativi, si favorisce il contemporaneo raggiungimento di due obiettivi. Da un lato quello di introdurre nelle amministrazioni pubbliche soluzioni tecnologiche innovative, capaci di rendere più efficaci ed efficienti le attività della PA, erogando servizi migliori a cittadini e imprese. Dall’altro si incrementa la presenza nel Paese di competenze innovative industriale e nel campo della ricerca, grazie ad un impiego intelligente della spesa pubblica indirizzato verso il finanziamento di ricerca e sviluppo funzionale al progresso della pubblica amministrazione.

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Photocredit: Free-Photos da Pixabay