UE, cosa prevede la Strategia per la leadership quantistica entro il 2030
Fare dell'Europa una potenza industriale nel settore quantistico entro il 2030. È questo l'obiettivo della Quantum Europe Strategy, un piano volto a proiettare l'UE in prima linea nella nuova era tecnologica mondiale.
Horizon Europe: le call R&I per le tecnologie quantistiche
La Strategia quantistica europea (denominata "Quantum Europe Strategy: Quantum Europe in a Changing World"), presentata il 2 luglio dalla Commissione europea, ha come visione quella di un'Europa in pole position nella corsa globale alle tecnologie quantistiche.
Una corsa che, come ha spiegato la vicepresidente dell'Esecutivo europeo, Henna Virkkunen, si sta intensificando e spostando "dal laboratorio all'applicazione nel mondo reale". In questo contesto quindi, la Strategia permette all'Europa di "mantenere la sua leadership", riunendo "gli Stati membri, l'industria, il mondo accademico e la società al fine di sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie quantistiche".
In particolare, spiega una nota di Bruxelles, la Strategia mira a "incrementare la quota di finanziamenti privati globali che le imprese quantistiche europee ricevono, attualmente pari a circa il 5%, per stimolare la crescita delle startup e delle scaleup europee e promuovere l'adozione di soluzioni quantistiche europee da parte delle industrie europee".
I cinque pilastri della Quantum Europe Strategy
Nonostante i notevoli progressi nelle tecnologie quantistiche, l'UE fatica a trasformare le sue capacità di innovazione e il suo potenziale in concrete opportunità di mercato. Una criticità a cui si aggiunge un ulteriore ostacolo rappresentato dalla frammentazione delle strategie e delle roadmap tra i vari Stati membri. Pur evidenziando i punti di forza del continente, la Strategia Quantum Europe mira a trasformare l'Europa in una potenza industriale quantistica e un leader di mercato globale nelle tecnologie quantistiche.
La visione strategica dell'UE si fonda sui suoi punti di forza esistenti, come la ricerca scientifica di alto livello, un vivace ecosistema di startup e una solida struttura di investimenti pubblici (negli ultimi 5 anni sono stati investiti dall'UE e dai Paesi membri 11 miliardi di euro). Questi pilastri sono considerati essenziali per affrontare la segmentazione, accelerare la diffusione industriale e garantire l'autonomia strategica nelle tecnologie quantistiche.
Bruxelles prevede che entro il 2040 il settore "dovrebbe creare migliaia di posti di lavoro altamente qualificati in tutta l’UE e superare un valore globale di 155 miliardi di euro". Per raggiungere questa cifra, sono necessari dei progressi in cinque aree target.
La prima è dedicata a "Ricerca e Innovazione" e mira a consolidare lo standard di eccelenza nel campo R&I in tutta Europa, per promuovere la scienza quantistica in modo omogeneo tra i 27 e spingere verso la transizione industriale.
A tal proposito, verrà lanciata una "Quantum Europe Research and Innovation Initiative" per allineare gli sforzi di ricerca, tecnologia e innovazione degli Stati membri, ponendo l'accento sulla ricerca fondamentale, lo sviluppo tecnologico, la costruzione di infrastrutture all'avanguardia e lo sviluppo di applicazioni per settori chiave. Inoltre, verrà esteso il raggio d'azione dell'EuroHPC Joint Undertaking (JU) per includere tutte le tecnologie quantistiche.
"Infrastrutture Quantistiche" è il focus della seconda area. In questo caso, lo scopo è sviluppare hub infrastrutturali sostenibili, scalabili e coordinati per supportare la produzione, la progettazione e lo sviluppo di applicazioni quantum.
Si tratta di espandere e implementare gli sforzi in iniziative esistenti come i sistemi di calcolo quantistico nell'ambito dell'EuroHPC JU, l'infrastruttura di comunicazione quantistica sicura EuroQCI e piattaforme avanzate di sensing.
C'è poi la terza area dedicata al "Rafforzamento dell'Ecosistema Quantistico dell'UE", che punta a garantire le catene di approvvigionamento e l'industrializzazione delle tecnologie quantistiche attraverso investimenti in startup e scaleup. Allo stato attuale l'Ecosistema europeo è dominato da piccole startup e scaleup che affrontano significative barriere alla crescita: flussi di entrate instabili, accesso limitato a capitali per la crescita e una domanda industriale limitata nel breve termine. Inoltre, nell’UE mancano fornitori di hardware quantistico su larga scala nonchè utenti finali di riferimento in grado di catalizzare la domanda e accelerare l’adozione industriale. Questa debolezza strutturale limita sia gli investimenti privati sia l’emergere di filiere critiche.
Per far fronte a questo problema, la Commissione prevede vari interventi. Ad esempio verranno avviate sei nuove linee pilota per la produzione quantistica nell'ambito della Chips Joint Undertaking. Inoltre, la Commissione rilascerà una "Quantum Chips Industrialisation Roadmap" entro il 2026 e una "European Quantum Standards Roadmap". Tra le altre azioni future per le imprese, sarà istituita una rete europea centralizzata di testbed quantistici ad accesso aperto e verrà ampliata la rete di Quantum Competence Clusters (QCCs). L'UE intende poi promuovere l'adozione industriale delle tecnologie quantistiche, anche attraverso appalti pubblici. Infine saranno incoraggiati i fondi di investimento a convogliare capitale per lo sviluppo delle tecnologie quantistiche, affrontando il divario di finanziamento, in particolare nelle fasi successive di sviluppo.
Considerando l'attuale quadro geopolitico, non sorprende che la quarta area strategica sia dedicata a "Spazio e Tecnologie Quantistiche Dual-Use (Sicurezza e Difesa)". Le tecnologie quantistiche hanno un potenziale 'duplice uso', rendendole utili sia per applicazioni di difesa e sicurezza nazionale sia per scopi civili. Questo include comunicazioni ultra-sicure (come EuroQCI/IRIS2), sistemi di navigazione inerziale quantistici per il posizionamento autonomo, e sensori avanzati per la difesa. Come per i Chip, anche in questo caso la Commissione svilupperà una "Quantum Sensing Space and Defence Technology Roadmap" entro il 2026.
Infine, la quinta area è su "Competenze Quantistiche". Il target di riferimento è la costruzione di una forza lavoro diversificata e di alto livello attraverso programmi di istruzione e formazione coordinati e agili, promuovendo la mobilità dei talenti Europa. Nonostante il continente abbia un'ottima base di talenti accademici, ci sono carenze significative di professionisti con competenze applicate, in particolare nell'ingegneria del software quantistico, nell'integrazione di sistemi e nella sicurezza informatica quantistica. In quest'ottica, Bruxelles istituirà, nel 2026, una "European Quantum Skills Academy" virtuale che sarà un hub centrale per la formazione e le opportunità in questo comparto. Inoltre, verranno lanciati un "Pilot Programme for Researchers-in-Residence in Quantum Technology Startups" nel 2025 e un "European Quantum Talent Mobility Programme" dal 2026.
Dal Comitato consultivo al Quantum Act: i prossimi passi dell'UE
Per rendere concreti gli obiettivi della Quantum Europe Strategy, la Commissione europea avvierà una collaborazione con gli Stati membri e la comunità quantistica europea, che comprende un'ampia platea di attori del mondo accademico, start-up e imprese, ma anche altri stakeholders nel campo dell'innovazione.
Fronte governance, è prevista l'istituzione di un Comitato consultivo di alto livello, che coinvolgerà scienziati ed esperti europei di tecnologia quantistica, tra cui premi Nobel europei per la quantistica. Il team di esperti è chiamato a fornire orientamenti indipendenti sull'attuazione della Strategia quantistica UE.
Al piano seguirà il Quantum Act, una proposta di legge che Bruxelles prevede di proporre nel 2026 con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente l'ecosistema quantistico e gli sforzi di industrializzazione, incentivando gli Stati membri e le aziende, gli investitori e i ricercatori a investire in impianti di produzione (pilota), nell'ambito di iniziative nazionali o regionali su larga scala a livello europeo.
Per saperne di più consulta la Comunicazione COM(2025) 363 sulla Quantum Europe Strategy
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