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Direttiva Case green: nuovo pacchetto da Bruxelles per il recepimento negli Stati membri

 

Foto di wal_172619_II da PixabayLa Commissione UE ha presentato oggi un nuovo pacchetto composto da tre documenti con orientamenti per sostenere i 27 nell’attuazione della Energy Performance of Buildings Directive (EPBD). 

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Nello stesso giorno, Bruxelles ha anche annunciato la nascita del nuovo Housing Advisory Board, un gruppo di esperti che fornirà raccomandazioni politiche concrete in vista dell'adozione nel 2026, da parte della Commissione, del suo primo Piano europeo per l'edilizia abitativa accessibile.

Il nuovo pacchetto adottato dall’Esecutivo UE è composto da un regolamento delegato, un regolamento di esecuzione e una serie completa di documenti di orientamento, offrendo delle linee guida pratiche per supportare i Paesi membri nel recepimento della direttiva EPBD nel diritto nazionale entro maggio 2026. 

“Più della metà del consumo di gas in Europa avviene negli edifici, che sono responsabili di circa il 40% del consumo di energia e delle emissioni. Migliorare la prestazione energetica dei nostri edifici è positivo per il clima e per i cittadini. Una casa più efficiente significa bollette energetiche più basse e una migliore qualità della vita. Le misure che adottiamo oggi aiuteranno gli Stati membri ad attuare il percorso che abbiamo scelto insieme per rendere il settore europeo dell'edilizia decarbonizzato e più competitivo", ha commentato Dan Jørgensen, Commissario per l'Energia e l'edilizia abitativa. 

L’effettiva attuazione della direttiva dovrebbe consentire all’Unione di conseguire l’obiettivo di efficienza energetica di ridurre il consumo energetico dell’11,7% entro il 2030, stimolando allo stesso tempo la diffusione delle energie rinnovabili nel mix energetico degli edifici. Inoltre, la direttiva Case green dovrebbe anche contribuire a creare un contesto stabile per le decisioni di investimento e rendere l'industria delle costruzioni e le imprese di tecnologie pulite dell'UE più competitive, a rafforzare l’indipendenza energetica, a ridurre il fabbisogno di investimenti nella rete e a ridurre le bollette energetiche

A proposito di riduzione delle bollette, insieme all’adozione del pacchetto la Commissione ha anche annunciato la costituzione dell’Housing Advisory Board, il gruppo di esperti che esaminerà a partire da oggi la questione più ampia dell’abbassamento delle bollette e della maggiore sostenibilità e accessibilità economica degli alloggi. 

Cosa prevede la direttiva EPBD

L’Energy Performance of Buildings Directive punta a ottenere un parco immobiliare decarbonizzato entro il 2050, prevedendo una serie di misure, dagli standard di prestazione energetica agli strumenti di informazione per un finanziamento efficace. 

In particolare, la norma si concentra sulla ristrutturazione degli edifici, dal momento che secondo gli ultimi dati dell’Eurostat (2023) l’85% degli edifici europei è stato costruito prima del 2000 e il 75% presenta una scarsa prestazione energetica. 

La direttiva case green rifusa alla luce degli obiettivi del Green Deal (la versione precedente è dei primi anni 2000) è entrata in vigore il 28 maggio 2024 e dovrà ora essere recepita nella legislazione di ciascuno Stato membro entro il 29 maggio 2026, motivo per cui Bruxelles ha previsto l’adozione odierna di linee guida dedicate a sostegno dei 27. 

Per approfondire: Cosa prevede la direttiva UE Case green

Direttiva Case green: il Regolamento delegato sul calcolo dei livelli ottimali in funzione dei costi dei requisiti di prestazione energetica

Il pacchetto adottato oggi dalla Commissione prevede tre documenti per sostenere i 27 nell’attuazione della direttiva EPBD. 

Tra questi, vi è un Regolamento delegato che rivede il quadro metodologico per il calcolo dei livelli ottimali in funzione dei costi dei requisiti di prestazione energetica per gli edifici “a energia quasi zero”. Con questo documento, l’Esecutivo europeo fornisce ai Paesi membri un riferimento per stabilire requisiti di prestazione energetica che siano efficaci sotto il profilo dei costi per i proprietari degli edifici (sia nuovi che esistenti), tenendo conto delle specificità nazionali quali le caratteristiche del parco immobiliare locale e le condizioni climatiche, nonché del ciclo di vita degli edifici. 

Per calcolare i costi ottimali, sono presi in considerazioni i costi d'investimento iniziali (ad esempio le spese per la progettazione), i costi operativi e di manutenzione (come le spese per il consumo energetico, tra cui il riscaldamento) e i benefici e risparmi (in particolare il risparmio sui costi energetici futuri). 

Obiettivo del documento, dunque, è fornire un quadro metodologico per sostenere gli Stati membri nella definizione dei requisiti minimi di prestazione energetica per i nuovi edifici e per le ristrutturazioni importanti, trovando un punto di equilibrio tra investimenti iniziali e risparmi sui costi energetici futuri, al fine di promuovere edifici sostenibili da un punto di vista ambientale ed economico. 

Il regolamento è inoltre accompagnato da orientamenti “che forniscono informazioni supplementari pertinenti”. 

Per approfondire, consulta il Regolamento delegato della Commissione

Direttiva EPBD: il Regolamento di esecuzione con modelli di informazione comuni

Un secondo documento è il Regolamento di esecuzione che istituisce modelli comuni per il trasferimento di informazioni dalle banche dati nazionali all’Osservatorio del parco immobiliare dell’UE (EU Building Stock Observatory). 

Con questa guida, Bruxelles punta a garantire che l’Osservatorio riceva dati comparabili e di alta qualità, fornendo in tal modo una solida base per valutare i progressi nel settore edilizio in tutta l'UE.

I dati che gli Stati membri sono tenuti a raccogliere riguardano la prestazione energetica di singoli edifici e del parco edilizio nazionale, basati su certificati di prestazione energetica.

Per approfondire, consulta il Regolamento di esecuzione della Commissione

Orientamenti sulla direttiva Case Green

La terza guida, infine, è composta da un Documento di orientamento, con 13 allegati dedicati a temi specifici. Obiettivo di questa comunicazione della Commissione è di “fornire orientamenti interpretativi e pratici per supportare e facilitare l’attuazione efficace della direttiva”. 

Tra i temi specifici trattati nei 13 allegati, gli “Standard minimi di prestazione energetica per gli edifici non residenziali e traiettorie per la ristrutturazione progressiva degli edifici residenziali", “Incentivi finanziari, competenze e ostacoli al mercato e sportelli unici”, “Attestati di prestazione energetica e sistemi di controllo indipendenti”, “Passaporto per la ristrutturazione”, “Edifici a emissioni zero”, “Energia solare negli edifici” e “Caldaie a combustibile fossile”

Per approfondire, consulta la Comunicazione della Commissione e i 13 allegati

Nasce l'Housing Advisory Board

Come anticipato, sempre oggi la Commissione UE ha istituito l’Housing Advisory Board, un gruppo di esperti che fornirà raccomandazioni politiche concrete e “indipendenti”, in vista dell'adozione, da parte della Commissione, del suo primo Piano europeo per l'edilizia abitativa accessibile (European Affordable Housing Plan) il prossimo anno.

Per approfondire: Crisi degli alloggi, prime anticipazioni sul Piano UE per le politiche abitative

Leggi anche: Bruxelles rivede le norme sugli aiuti di Stato per gli investimenti in alloggi a prezzi accessibili

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