La Ricerca in Europa con le Joint Technology Initiative - JTI
- un Vision Document, nel quale sono definiti gli obiettivi di ricerca a lungo termine (prossimi 20 anni),
- una Strategic Research Agenda (SRA), che si occupa degli obiettivi a medio termine (7 anni), e
- un Implementation Action Plan (IAP), che programma le attività biennalmente.
In funzione dei parametri intorno ai quali si struttura l’Agenda Strategica di Ricerca di una ETP (settore, dimensioni e implicazioni del progetto, strumenti finanziari mobilitati) se ne possono distinguere due diverse tipologie:
- le Piattaforme Tecnologiche che non necessitano di una struttura giuridica e in linea generale si autofinanziano, anche partecipando alle tradizionali iniziative di finanziamento comunitario, nel rispetto delle normali procedure del Settimo Programma Quadro, e quindi presentando uno o più progetti e aspirando a superare la selezione operata dalla Commissione Europea.
- le Piattaforme Tecnologiche che, per dimensioni e complessità dell’Agenda Strategica di Ricerca, non possono essere realizzate attraverso i normali strumenti per il supporto delle attività di R&S esistenti, sia a livello comunitario sia a livello nazionale, e necessitano di una struttura giuridica specifica denominata Joint Technology Initiative (JTI), anche detta Iniziativa tecnologica comune o Impresa Comune.
- la struttura dell’Impresa Comune;
- le procedure di funzionamento dell’Impresa Comune;
- il budget a disposizione e la sua provenienza;
- le aree tematiche di interesse.
riunisce i principali operatori del settore dei sistemi integrati (si riferiscono a computer o microprocessori inseriti all'interno degli oggetti che ci circondano). L'obiettivo della Artemis Joint Technology Initiative (JTI) è di far aumentare gli investimenti privati nel settore dei sistemi integrati in Europa e di consentire un effettivo coordinamento sinergico delle risorse e dei fondi del Programma quadro comunitario, dei programmi nazionali di R&S, delle iniziative intergovernative (EUREKA) e delle industrie, università ed enti di ricerca europei, contribuendo così alla crescita, alla competitività ed allo sviluppo sostenibile dell’Europa.
- ASP1. Methods and processes for safety-relevant embedded systems,
- ASP2. Person-centric health management,
- ASP3. Smart environments and scalable digital services,
- ASP4. Efficient manufacturing and logistics,
- ASP5. Computing environments for embedded systems,
- ASP6. Security, privacy and dependability,
- ASP7. Embedded technology for sustainable urban life,
- ASP8. Human-centric design of embedded systems.
- proposte preliminari devono essere presentate entro il 15 aprile 2009,
- proposte complete entro il 3 settembre 2009.
Le risorse europee disponibili per l'iniziativa, pari a circa 37milioni di euro, sono integrate dai vari paesi che partecipano al programma con fondi nazionali. Per l'Italia lo stanziamento è di 10milioni di euro.
è la piattaforma tecnologica europea per la nanoelettronica, e ha l'obiettivo di far aumentare gli investimenti privati nel settore delle tecnologie nanoelettroniche in Europa e di consentire un effettivo coordinamento sinergico delle risorse e dei fondi del Programma quadro comunitario, dei programmi nazionali di R&S, delle iniziative intergovernative (EUREKA) e delle industrie, università ed enti di ricerca europei, contribuendo così alla crescita, alla competitività ed allo sviluppo sostenibile dell’Europa.
- SP1 - Nanoelectronics for Health and Wellness,
- SP2 - Nanoelectronics for Transport & Mobility,
- SP3 - Nanoelectronics for Security & Safety,
- SP4 - Nanoelectronics for Energy & Environment,
- SP5 - Nanoelectronics for Communications,
- SP6 - Nanoelectronics for e-Society,
- SP7 - Design Methods and Tools for Nanoelectronics,
- SP8 - Equipment & Materials for Nanoelectronics.
- proposte preliminari devono essere presentate entro il 6 maggio 2009 (termine scaduto),
- proposte complete entro il 3 settembre 2009.
Il budget a disposizione ammonta a 104.423.500 euro.
ha l’obiettivo principale di consentire uno sviluppo ecologicamente sostenibile del sistema del trasporto aero. In particolare saranno sviluppate le tecnologie ricadenti in 6 settori, ciascuno dei quali andrà a costituire un cosiddetto Dimostratore Tecnologico Integrato (ITD) e sarà guidato da due dei soci fondatori (ITD co-leader):
- velivoli ad ala fissa (aerei di grandi dimensioni), guidato da AIRBUS e SAAB,
- aerei regionali (di piccole dimensioni ma sempre per uso commerciale), guidato da ALENIA ed EADS CASA,
- velivoli ad ala rotante (elicotteri), guidato da AgustaWestland ed Eurocopter,
- motori, guidato da Rolls-Royce e Safran,
- sistemi elettronici di bordo, guidato da Thales e Liebherr,
- progettazione ecocompatibile, guidato da Dassault Aviation e Fraunhofer Institute.
- fino a 400 M€ saranno destinati ai leader degli ITD e fino a 200 M€ ai membri associati,
- fino a 200 M€ saranno destinati a partner esterni selezionati tramite bandi competitivi.
si prefigge di favorire il dinamismo e la competitività del settore biofarmaceutico europeo concentrandosi sui processi e sulle metodologie miranti a valutare l’efficacia e la sicurezza di nuovi farmaci, al fine di ridurre i tempi che intercorrono tra la messa a punto di nuovi medicinali e la loro commercializzazione.
- migliorare la previsione della sicurezza e dell’efficacia dei nuovi farmaci “candidati” nelle prime fasi del loro sviluppo, prima dell’avvio di test clinici, particolarmente onerosi;
- evitare la duplicazione delle attività di ricerca, sia nel settore pubblico che in quello privato, mediante sistemi di gestione della conoscenza sviluppati congiuntamente;
- colmare le lacune nella formazione dei professionisti per disporre di una manodopera più qualificata in Europa in questo settore.
I membri fondatori sono la Comunità europea, rappresentata dalla Commissione, e la EFPIA. Le attività di R&S avviate dalla JU saranno supportate fino ad un massimo di 1.000 M€, gestito direttamente dalla JU e proveniente dal tema “Salute” del 7° Programma Quadro.
Il finanziamento delle attività di ricerca verrà realizzato tramite la pubblicazione di bandi aperti da parte della JU. Le aziende farmaceutiche membri dell’EFPIA non avranno diritto ai finanziamenti della JU e dovranno autofinanziare al 100% il proprio contributo. I fondi comunitari andranno invece a beneficio di istituzioni del mondo accademico e della ricerca, associazioni dei pazienti e PMI che partecipano ai progetti assieme alle industrie farmaceutiche.
FCH (FUEL CELLS AND HYDROGEN)
dovrà creare le condizioni necessarie per la penetrazione delle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno nel mercato, definendo un programma comune di ricerca seguendo le raccomandazioni avanzate dalla corrispondente Piattaforma Tecnologica Europea nella sua Strategic Research Agenda (SRA). In particolare l'attenzione sarà focalizzata su quelle attività di R&S applicata e di dimostrazione che potranno portare allo sviluppo di prodotti da immettere sul mercato nel periodo 2015 -2020.
La Joint Undertaking FCH è stata istituita con decisione del Consiglio europeo del 30 maggio 2008 per un periodo che termina il 31 dicembre 2017. I membri fondatori della JU sono la Commissione Europea ed una società senza fini li lucro che riunisce le aziende europee attive nel settore (European Fuel Cell and Hydrogen Joint Technology Initiative Industry Grouping Aisbl – in breve Industry Grouping). E’ prevista anche la possibilità di adesione alla JU di un Research Grouping che rappresenta organizzazioni di ricerca no profit, università e centri di ricerca.
Le attività di R&S avviate dalla JU saranno supportate tramite un contributo comunitario fino ad un massimo di 470 M€, gestito direttamente dalla JU e proveniente dai temi “Energia”, “Nanoscienze, Nanotechnologie, Materiali e nuove Tecnologie di produzione”, “Ambiente (incluso il cambiamento climatico)” e “Trasporti (incluso aeronautica)” del 7° Programma Quadro.
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