UE proroga i regolamenti sugli aiuti di Stato. Deroghe per imprese in difficolta'
La Commissione europea ha prorogato la validità di alcune norme sugli aiuti di Stato che altrimenti scaderebbero a fine 2020 e ha adottato alcuni adeguamenti mirati per mitigare l'impatto dell'epidemia di Coronavirus.
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Il pacchetto in materia di aiuti di Stato annunciato oggi dalla Commissione comprende un nuovo regolamento che modifica il regolamento generale di esenzione per categoria (GBER) e il regolamento de minimis e una comunicazione che modifica sette orientamenti sugli aiuti di Stato e proroga quelli che altrimenti scaderebbero il 31 dicembre 2020.
La modernizzazione degli aiuti di Stato e il fitness check
A partire dal maggio 2012 la Commissione europea ha attuato una profonda riforma delle norme dell'Unione in materia di aiuti di Stato, con l'obiettivo di permettere ai Paesi membri di facilitare e accelerare l'attuazione delle misure a sostegno degli investimenti, della crescita economica e della creazione di posti di lavoro, limitando il controllo di Bruxelles sui casi più suscettibili di falsare la concorrenza. Il risultato è che oltre il 95% di tutte le misure di aiuto di Stato sono ora attuate dagli Stati membri senza passare per il via libera preventivo della Commissione.
Dal 2019, inoltre, la Commissione ha avviato un “fitness check”, una verifica di adeguatezza delle norme UE rispetto agli obiettivi, che comprende sia analisi interne da parte della Commissione che consultazioni pubbliche e, in alcuni casi, studi preparati da consulenti esterni o consultazioni mirate di parti interessate.
I risultati del fitness check e la valutazione della normativa sugli aiuti di Stato alla luce del recente Green Deal europeo e delle comunicazioni sulla strategia industriale europea condurranno plausibilmente a rivedere la normativa in vigore. Per garantire prevedibilità e certezza del diritto, mentre lavora al prossimo aggiornamento delle regole, la Commissione ha quindi deciso di prorogare la validità di una serie norme sugli aiuti di Stato, che dovrebbero scadere entro la fine del 2020.
Proroga delle norme esistenti in materia di aiuti di Stato
La validità è stata prorogata fino al 2021 per:
- Linee guida sugli aiuti di Stato a finalità regionale 2014-2020
- Linee guida sugli aiuti di Stato per promuovere gli investimenti per il finanziamento del rischio
- Linee guida sugli aiuti di Stato per la protezione ambientale e l'energia
- Comunicazione su importanti progetti di interesse comune europeo (IPCEI)
- Comunicazione sull'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea all'assicurazione del credito all'esportazione a breve termine (STEC).
Prorogati, invece, fino al 2023:
- Regolamento generale di esenzione per categoria (GBER)
- Regolamento de minimis
- Linee guida sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà
Adeguamenti delle regole a causa dell'epidemia di Coronavirus
Dopo aver consultato gli Stati membri, la Commissione ha anche deciso di apportare alcune modifiche mirate alle normative prorogate e al quadro per gli aiuti di Stato per ricerca, sviluppo e innovazione (che non ha una data di scadenza), al fine di mitigare l'impatto dell'epidemia di Covid-19 sulle aziende dell'Unione.
Queste modifiche riguardano due aspetti:
- le imprese in difficoltà, per consentire alle società che erano in buona salute e sono state danneggiate dall'epidemia e che, in base alle norme esistenti, non sarebbero in grado di ricevere determinati tipi di aiuti, di rimanere ammissibili ai sensi del regolamento generale di esenzione per categoria e di un'altre serie di norme (vale a dire gli orientamenti sugli aiuti di Stato regionali per il periodo 2014-2020, il quadro per gli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, gli orientamenti sugli aiuti di Stato per la tutela dell'ambiente e dell'energia e la comunicazione IPCEI), per un determinato periodo di tempo durante e dopo la crisi;
- il trasferimento di posti di lavoro, per tutelare le società che in passato hanno beneficiato di aiuti agli investimenti regionali che rientrano nel GBER e che si erano impegnate in buona fede a non ricollocarsi negli anni successivi, ma non riescono ad evitare la perdita di posti di lavoro a causa dell'epidemia. Dal momento che la violazione dell'impegno comporterebbe il rimborso degli aiuti agli investimenti regionali ricevuti in passato, la Commissione ha introdotto alcune modifiche mirate per garantire che le perdite di posti di lavoro che una società potrebbe subire a causa del Covid non siano considerate una delocalizzazione.
Regolamento de minimis SIEG
Parallelamente, la Commissione ha recentemente proposto di prorogare di tre anni la validità del regolamento de minimis SIEG, relativo ai Servizi di interesse economico generale, che non rientra nella verifica di idoneità, ma che altrimenti scadrebbe il 31 dicembre 2020.
Alla luce del contesto di crisi, l'Esecutivo UE propone anche in questo caso un adeguamento per consentire alle imprese che sono entrate in difficoltà a causa dell'epidemia di Coronavirus di rimanere ammissibili a questo tipo di aiuti per un periodo di tempo limitato.
> Per approfondire: Il nuovo quadro temporaneo per gli aiuti di Stato
Photo credit: LIBER Europe